Mercato immobiliare Marzo 2023: aspettative di quotazioni in calo

Una recentissima indagine condotta tra 1.446 agenti immobiliari ha evidenziato quotazioni in calo nel mercato delle abitazioni.

Cosa significa, esattamente? Secondo questo sondaggio della Banca d’Italia, nel quarto trimestre del 2022 le valutazioni di diminuzione dei prezzi degli immobili sono state leggermente superiori rispetto a quelle di aumento.

Questa situazione non si verificava dalla metà del 2021 e, pertanto, è sicuramente degna di nota. Potrebbe, infatti, preannunciare una tendenza di questo tipo anche per i prossimi mesi.

Tuttavia, sembra che due addetti ai lavori su tre reputino che ci si possa aspettare un futuro immobiliare con prezzi piuttosto stabili.

Già sul finire del 2022 alcune fonti autorevoli avevano messo a confronto l’andamento dei prezzi di mercato delle case con quello dei BTP.

Ne era risultato che, con tutta probabilità, considerando tutta una serie di fattori, negli anni a seguire avremmo assistito ad un calo delle quotazioni immobiliari.

Ed è, in effetti, ciò che questa recentissima indagine, effettuata tra il 9 gennaio e il 3 febbraio 2023, ha messo in evidenza.

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Altre tendenze di mercato emerse dall’indagine oltre alle quotazioni in calo

Quali altri aspetti sono emersi da questa ricerca effettuata tra gli agenti immobiliari?
Ad esempio, che la percentuale di agenzie che ha effettuato almeno una vendita ha raggiunto il massimo livello dal 2009.

Inoltre, i nuovi incarichi a vendere sono risultati in calo, mentre i tempi medi di vendita si sono mostrati in lieve crescita.

Sembrano essere in aumento anche gli sconti medi sul prezzo richiesti dai venditori, così come pure i canoni di locazione sono stati evidenziati in rialzo.

Complessivamente, le aspettative circa l’andamento del mercato immobiliare non sono molto favorevoli. Tale constatazione può essere confermata anche in un’ottica più a lungo termine, ad esempio biennale.

La maggior parte degli agenti immobiliari coinvolti nell’indagine ritiene che nei prossimi dodici mesi l’andamento dell’inflazione al consumo peserà negativamente sulla richiesta di abitazioni e sui relativi prezzi di vendita.

In una nazione come l’Italia, fortemente legata al concetto di “mattone” come una delle principali forme di investimento, sarà certamente interessante seguire l’evolversi della situazione immobiliare. Vedremo, quindi, se aspettarci davvero un calo nelle quotazioni o se, invece, i prezzi riusciranno a tenere abbastanza.

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