Bonus 110: come funziona

Spesso, negli ultimi anni, si sente parlare di superbonus. Cerchiamo allora di scoprire qualcosa in più in merito al bonus 110 seconda casa: come funziona?

In sostanza, questo bonus prevede un regime fiscale agevolato per tutte le opere di riqualificazione riguardanti immobili che non sono adibiti ad abitazione principale. Inizialmente la legislazione prevedeva degli incentivi soltanto per le prime case, ma in un secondo tempo il bonus è stato esteso anche alle cosiddette “seconde case”.

Sono però necessari alcuni requisiti fondamentali, senza i quali non è possibile accedere a tali agevolazioni. Ecco perché è importante fare chiarezza su come usufruire del bonus 110 e capire meglio a chi spetta.

Rispetto alle scadenze previste in un primo momento, è in vigore una proroga: ora si parla di 31 dicembre 2022, ma non è da escludere un ulteriore prolungamento dei termini.

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Bonus 110 seconda casa

Abbiamo detto che, in un primo momento, la Commissione Bilancio della Camera non aveva previsto il bonus 110 per le seconde case. Ora, invece, anche chi è proprietario di un immobile non adibito a prima casa (come può essere un appartamento al mare, una casa indipendente in montagna o altro), può accedere alle agevolazioni previste.

Il bonus ristrutturazione 110 seconda casa consente una detrazione fiscale del 110% per tutti gli interventi volti a migliorare le prestazioni energetiche (di almeno due classi) e a ridurre i rischi sismici.

Il decreto (art. 119 Decreto Rilancio) specifica che il superbonus 110 è da ritenersi valido per le prime e le seconde case, comprese le ville unifamiliari. Può essere utilizzato, però, per un massimo di due unità immobiliari. Fanno eccezione gli interventi di tipo antisismico: in questo caso, infatti, non vi sono limitazioni per quanto concerne il numero di immobili.

Tra i requisiti necessari per poter usufruire del bonus 110 seconda casa 2022 vi è anche la non appartenenza a determinate categorie. Gli immobili che rientrano nelle categorie A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (ville) e A/9 (castelli o palazzi di particolare pregio storico/artistico) sono esclusi. Lo stesso dicasi per quegli immobili nei quali si svolge un’attività professionale: ad esempio, lo studio di un medico, di un dentista, di un avvocato, ecc.

E’ bene sapere che esistono dei casi particolari per i quali sono previste comunque delle agevolazioni importanti, sebbene inferiori al 110%. Supponiamo che un appartamento venga adibito anche all’esercizio di qualche attività artistica o professionale, oppure utilizzato come bed&breakfast. In questo caso, il bonus viene ridimensionato e si ha la possibilità di accedere all’agevolazione per il 50% delle spese sostenute. Una sorta di superbonus dimezzato, in pratica.

Quali lavori rientrano nel bonus 110

Veniamo ora ad uno degli aspetti più importanti di tutta la questione. Quali lavori rientrano nel bonus 110?

Una volta chiarito il fatto che possono usufruire del superbonus sia le prime che le seconde case, è importante conoscere quali sono esattamente gli interventi contemplati.

Come abbiamo già accennato, sono sempre compresi i lavori che hanno come scopo principale quello di migliorare l’efficienza energetica dell’immobile (di almeno due classi). Tra i lavori ammessi per il bonus 110 vi sono anche quelli che riguardano la riduzione del rischio sismico.

Entrando più nello specifico, ecco quali sono i lavori compresi nel bonus 110:

    • Interventi di isolamento termico (almeno il 25% della superficie esterna dell’edificio)
    • Opere per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale già esistenti con nuovi impianti ad alta prestazione energetica
    • Interventi antisismici
    • Interventi vari che possono beneficiare della detrazione soltanto se realizzati insieme ad uno dei precedenti lavori indicati. Ricordiamo, ad esempio, l’installazione di impianti fotovoltaici, di sistemi di accumulo integrati, di colonnine elettriche per ricaricare i veicoli elettrici, ecc. E poi anche la sostituzione di infissi, tetti, pavimenti e schermature solari. Non ultimi, tutti gli interventi realizzati per eliminare le barriere architettoniche.

E qual è, invece, il termine lavori per il bonus 110? La detrazione era prevista per i lavori sostenuti nel periodo compreso tra inizio luglio 2020 e fine giugno 2022. In caso di lavori completati per almeno il 60% entro tale data, il superbonus è stato esteso anche agli interventi effettuati successivamente (scadenza 31 dicembre 2022, ma solo per i condomini). Attualmente sono in via di definizione i nuovi termini che caratterizzeranno il superbonus.

Se desideri saperne ancora di più in merito all’argomento, ti suggeriamo di leggere il nostro articolo dedicato al bonus ristrutturazione

Quel che è certo è che fare richiesta del bonus può risultare conveniente, soprattutto se si pensa al mondo delle seconde case. Proprio perché non si tratta di abitazioni principali, tendono a svalutarsi maggiormente e ad essere oggetto di minori attenzioni ed opere di manutenzione. Al contempo, però, le seconde case comportano dei costi di gestione elevati, come ad esempio una tassazione più pesante rispetto a quella prevista per le prime case.

Grazie ad iniziative come il bonus 110 sulla seconda casa, è certamente più facile ipotizzare di apportare delle migliorie importanti anche alle abitazioni diverse da quella principale. Eventualmente nell’ottica di un eventuale locazione dell’immobile, oppure di una vendita futura. All’importanza delle ristrutturazioni abbiamo dedicato anche due approfondimenti che trovi qui: aumento valore immobile risrutturato e quanto costa ristrutturare casa

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