Comprare casa a Milano, quanto costa?

Spesso, negli ultimi mesi, si sente parlare di aumenti di prezzo delle abitazioni. Allora ci siamo chiesti: ma comprare casa a Milano, quanto costa?

Viene spontaneo dedicare un’attenzione particolare al capoluogo lombardo, perché sicuramente non passa inosservato il fatto che, dal 2015 in poi, ci sia stato un aumento dei prezzi pari al 40% circa.

Dopo aver ospitato l’Expo, infatti, Milano ha visto salire vertiginosamente i prezzi delle case, anche quelle in affitto. Aumento cui non è corrisposta, però, una crescita analoga dei redditi medi. Questi ultimi, infatti, sono aumentati soltanto del 5%, molto meno rispetto all’aumento dei prezzi immobiliari.

Che acquistare casa nei grandi centri urbani costi di più, è risaputo da sempre. Ciò non toglie, comunque, che l’impennata che ha riguardato la città di Milano in questi ultimi anni sia davvero straordinaria.  

Si stima che comprare una casa a Milano possa costare tre volte tanto rispetto ad altre città italiane, quindi parliamo di differenze davvero importanti.

Cerchiamo di capire, dunque, quali possono essere le ragioni che si trovano alla base di questa particolare situazione.

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Perché comprare casa a Milano costa così tanto?

Uno dei motivi che potrebbe contribuire al fatto che le case, a Milano, costino molto più che altrove, è l’assetto più internazionale che ha la città stessa.

Il mercato immobiliare che troviamo nel capoluogo meneghino è facilmente paragonabile a quello di altre grandi città europee. Si tratta di realtà che attirano molto di più i grandi investitori ed anche i piccoli risparmiatori.

Un’altra spiegazione potrebbe derivare dal fatto che Milano ha, a differenza di molte altre località italiane, un’economia in crescita che attira lavoratori ed aziende. Ma non soltanto, perché comunque si tratta di un polo fondamentale per il mondo universitario e quello legato alla ricerca.

Rispetto alla domanda, che è elevatissima, gli immobili disponibili non sono tantissimi. Questo ha fatto in modo che i prezzi, per le compravendite ed anche per le locazioni, aumentassero a dismisura.

Neppure la grande quantità di edifici nuovi costruiti in tempi più recenti è riuscita a soddisfare la grande richiesta di appartamenti presente nella zona di Milano.

La situazione che è venuta a crearsi non ha provocato un impoverimento a livello generale, ma ha sicuramente determinato un maggior divario tra “ricchi” e “poveri”. Chi già stava bene, è riuscito a guadagnare ancora di più. I ceti medio-bassi, invece, hanno visto diminuire ulteriormente il proprio potere d’acquisto.

I prezzi delle case a Milano nel primo periodo del 2023

Come abbiamo sottolineato, al giorno d’oggi acquistare una casa a Milano è sicuramente molto più costoso rispetto alle altre città italiane.

Lo stesso dicasi per gli affitti, anche questi in crescita negli ultimi anni.

Ma quanto costa, quindi, comprare un appartamento a Milano? Il prezzo medio al metro quadro è di circa 5.200 euro, mentre la media nazionale è di poco inferiore ai 2.000 euro. Una bella differenza!

Per quanto concerne le locazioni, se mediamente nella nostra penisola si pagano 12,00 euro scarsi al metro quadro, a Milano ne servono 21,38. Quasi il doppio, praticamente.

Anche a Milano, come del resto in tutte le grandi città, ci sono grosse differenze di prezzo tra le zone periferiche e quelle più centrali. Sia per le vendite, sia per gli affitti.

Acquistare un appartamento in zona Brera, in centro, può tranquillamente costare (a parità di metratura, ecc.) il doppio rispetto ad un appartamento preso in un quartiere di periferia come Lorenteggio.  

Fermo restando, però, che una casa periferica di Milano può essere comunque più costosa di una centrale di Torino, Firenze o Roma.

Insomma, Milano rappresenta sicuramente una realtà un po’ a parte rispetto a tutto il resto del territorio italiano. Sul quale sono presenti, lo ripetiamo, molte differenze legate a vari fattori, ma quella di Milano rimane comunque una storia a sé, molto particolare.

Quali problemi potrebbero derivare da questa situazione?

Uno dei principali problemi lo abbiamo già sottolineato, e cioè la disuguaglianza che sti sta venendo a creare tra chi possiede ottimi redditi e chi li ha, invece, più modesti.

Questo potrebbe ridurre sempre più il numero di possibili acquirenti, rallentando le vendite.

Inoltre, il ceto medio dovrà sempre più spesso ricorrere al credito bancario, vale a dire alla richiesta di mutui, con tutte le difficoltà del caso. Soprattutto, va ricordato, per via dell’aumento dei tassi di interesse.

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Comprare casa a Milano, quando potrebbe costare un po' meno?

Quali previsioni si possono fare per il breve e medio termine? Si può ipotizzare una riduzione dei prezzi delle case a Milano?

E’ difficile, in questo momento, fare un’ipotesi di questo tipo. Sarebbe prima necessario introdurre un sistema di agevolazioni fiscali che diano una mano a chi è più in difficoltà.

Questo, però, andrebbe a gravare sulle casse comunali, e quindi non è così semplice pensare di trovare a breve delle soluzioni.

Il rischio è che gli aumenti possano degenerare e che la “bolla” possa ad un certo punto scoppiare, creando un vero e proprio divario insanabile tra i pochi che potranno permettersi di acquistare casa e i tantissimi che, al contrario, non potranno farlo. Per questi, in pratica, resterebbe solo la possibilità di rivolgersi all’edilizia pubblica.

Non a caso, si calcola che il 10% circa della popolazione milanese abiti già in case popolari, peraltro non sempre in condizioni ottimali. Anche in questo senso, dunque, è auspicabile un intervento per ristrutturare gli immobili che si trovano in condizioni critiche.

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